In età contemporanea l’estetica pare frantumarsi e non essere più riducibile a un’immagine coerente. Eppure, data la vasta mole di testi di estetica che hanno prodotto, gli ultimi cento anni possono definirsi il «secolo dell’estetica». A partire da quattro campi concettuali – vita, forma, conoscenza, azione – Perniola individua le linee di riflessione estetica che ne derivano e le illustra richiamandosi alle diverse opere: da Dilthey a Foucault (estetica della vita), da Wölfflin a McLuhan e Lyotard (estetica della forma), da Croce a Goodman (estetica e conoscenza), da Dewey a Bloom (etetica e azione). Se ne aggiunge poi una quinta, che tocca l’ambito dell’affettività e dell’emozionalità e che proviene all’estetica da pensatori come Freud, Heidegger, Lacan e Deleuze. Conclude il volume un ampio capitolo sulle tradizioni estetiche «non occidentali», presenti in Africa e in America del Sud, in India, Cina e Giappone.